
E' tutta una questione di suspance: a Cultura Moderna hanno introdotto questa cosa estenuante della cabina inquadrata per sei ore col battito cardiaco in sottofondo, pallida e ottusa imitazione dell'analogo più breve momento di attesa della risposta a I soliti sospetti su Raiuno. E i concorrenti che si ostinano a citare personaggi impossibili: lo vogliamo capire che Milly Carlucci non potrà mai entrare in quella cabina per ragioni di dignità, di carriera e soprattutto di liberatoria? (Ah: già che ci siamo: la Moreira ride in maniera odiosa, ma la trovo adorabile. E qui aprirei un dibattito fondamentale su ragioni di fisico: Giuliana ha un fisico perfetto, esaltato da quei costumini eleganti e mai volgari. La francese è più morbida e sinuosa, e con quel costume strappato a morsi sprizza maggiore erotismo. Non si può avere tutto, bisogna scegliere, ragazzi, fine della parentesi). In ogni caso la trasmissione di Frizzi è una felice sorpresa per più di una ragione: la scenografia, la fotografia, la conduzione. Il garbo e la pacatezza di Frizzi, che sarà pure un giuggiolone di una televisione che non c'è più, si sposano alla perfezione con le atmosfere riflessive e ragionate dell'indagine. Il gioco stesso in fondo è avvincente e diverte perchè spesso tra i personaggi ci sono meteore irriconoscibili dei tempi andati.


A me i soliti ignoti non piace e poi trovo odioso Frizzi, preferisco di gran lunga reazione a catena.