Se sei una fan di Fiorella M'annoia, questo è il momento buono per fare il cambio di stagione, tinteggiare la casa, imparare a cucinare il soufflè. Ok, via libera?
Bene: io ormai non la sopporto.
L'altro giorno, all'interno di quella pregevole rubrica del Tg1 a cura di Vincenzo Mollica intitolata "Do Re Ciak Gulp", le veniva posta la domanda: "Quali tre canzoni non devono mancare mai in un tuo concerto?".
La resa dei conti, perchè la fama della Mannoia va ascritta notoriamente ad un'unica canzone. E infatti, dopo "Quello che le donne non dicono", la nostra cara vacillava miseramente, riuscendo però non senza qualche difficoltà a reperire il titolo di altri due presunti successi (mai sentiti: se di successo si tratta, ti aspetteresti di conoscerne almeno il titolo per sentito dire, e invece niente).
Dopodichè, la solita solfa. Ci sono donne dello spettacolo che rispondono alle stesse domande sempre con le stesse risposte, se ci fate caso.
E' un'altra delle teorie che farebbero parte del libro che non scriverò mai, assieme alla teoria del Festivalbar e soprattutto alla teoria di Barbara d'Urso che alla domanda "come si vive senza Michele Carfora?", risponde sempre "Sto bene. Vivo con i miei due figli, che sono due gran gnocchi" e poi porta l'argomento sul suo seno non rifatto.
Ma dicevamo.
Alla domanda sul suo repertorio, la Mannoia risponde sempre: "Canto sempre volentieri 'Quello che le donne non dicono', perchè non mi piace fare come certi miei colleghi che dopo tanti anni si annoiano a cantare i loro successi. Penso che bisogna essere generosi con la gente. A volte sono tentata di non cantarla, ma poi, quando vedo la gente felice, mi pento di averlo anche solo pensato".
Ecco, quando dice questa cosa (l'avrò ascoltata 10 volte), io impazzisco regolarmente.
Già mi risulta difficile pensare che la Mannoia riesca a mettere assieme 10dico10 successi non cover per un concerto: pensare che rinunzi pure alla sua unica fonte di sostentamento, è troppo!!
Fiorella Mannoia " FRAGILE ". L unica canzone che mi piace parecchio di Fiorella Mannoia. Ascoltatela!