< Niente è.....come sembra - Anno III°!!
martedì, dicembre 18, 2007
UN RAGAZZO COME TANTI E LA SPESA!!
In un nuvoloso sabato pomeriggio natalizio, in una Ragusa per la verità un po' troppo affollata,un ragazzo qualunque dallo sguardo distratto si appresta a fare la spesa: le tasche dei suoi jeans, così larghe da poter contenere una bottiglia di vodka, ricordano quelle di un boyscout in preda a una continua lotta contro le intemperie della natura,e la sua felpa rossa col cappuccio,che si estende quasi alle ginocchia e che gli copre addirittura le mani, accompagnata da un incedere impacciato e a tratti goffo, più che mostrareun look sportivo, denota un tarlo che attanaglia la sua anima:l'insicurezza.
Se solo qualcuno riuscisse a incontrare il suo sguardo e a viverlo in tutta la sua purezza...scoprirebbe un fantastico mondo dolce-amaro, fatto di sogni e di paure, di attese e di rinunce, di rimorsi e di rimpianti.
Ma questo non accade. L'essere umano è spesso distratto, superficiale, assente,e non riesce ad andare oltre ciò che appare; così, finisce per accontentarsi di un banale contorno,tralasciando il cuore della sostanza.
Mentre il ragazzo qualunque riempie il suo carrello, il suo pensiero va alle vite della gente che gli passa davanti: persone che non conosce, ma che rivelano tratti di sè nei loro gesti, nei loro sguardi;
In qualcuno legge tristezza, in qualcun altro allegria.
Il salumiere interrompe per un attimo il suo lavoro e guarda l'orologio con un sospiro di sollievo: sono le 20, e tra poco potrà ricongiungersi alla sua famiglia. I capireparto sono più cortesi del solito, felici del fatto che domani non lavoreranno e che potranno dormire fino a tardi.
I sorrisi degli anziani, così sinceri e rassicuranti, fanno pensare al ragazzo che trovarsi anagraficamente vicini alla morte può essere affrontato sportivamente con un sorriso,i pianti dei neonati gli infondono un enorme istinto di paternità,quello che si risveglia periodicamente in ogni essere umano, e le corse dei bambini lo portano indietro nel tempo, quando la sua unica preoccupazione era quella di finire presto i compiti per poter giocare a calcio con gli amici.

La sua spesa volge adesso al termine, e il ragazzo qualunque varca la porta d'uscita.
L'incedere è quello di prima,la felpa e i pantaloni non sono cambiati. Ma adesso lui sorride, perchè,in questo piccolo lasso di tempo, ha vissuto tante piccole e diversissime vite.
 
posted by Zar at 19:07 | Permalink |


2 Comments:


  • At 6:56 PM, Anonymous Anonimo

    Principino sei bello come pochi,assolutamente non superficiale come pochi e con gli occhi meno persi di quanto tu non pensi....e anche senza panza rimani sempre ciccio bello....memolinaaaaaaaaaaa in siculia

     
  • At 4:26 AM, Blogger Zar

    MITICAAAAAAAA