1) Prima di lamentarsi dei vari Tokyo Hotel, Finley, Lost....conviene dare un'occhiata ai DARI, che oggi pomeriggio hanno allegramente ridestato i miei sonni tranquilli....svegliarmi può anche Walere ma non so se Wale dirlo, ma la canzone non Wale Wale proprio a nulla....ecco l'ho detto;
2) Scopro soltanto dopo il mio risveglio che Avril Lavigne ha cantato "Girlfriend" in ben 7 lingue, tra le quali non ha risparmiato neppure l'italiano. E' un qualcosa che non si può capire fintantochè non lo si ascolti con le proprie orecchiette:"Ehi ehi ehi ehi, sarou la tui racozza / ehi ehi yu yu trovo una nuovo (?) / ehi ehi ehi so che ti piacciuooo / ehi ehi yu yu non è un segreito / ehi ehi ehi sarò la tua racozzaaa"
Siete così impavidi da voler ascoltare?? Si - No;
3) Quanti anni ha Mike Bongiorno? Novantanove? Centododici? Quattromilacentoventuno? Un bilione?L'ho sempre trovato involontariamente esilarante durante "La Ruota della fortuna", quando intervistava le signore sessantenni del pubblico e le chiamava nonnine, che trattava con grande apprensione e soprattutto con estrema attenzione a dove mettessero i piedi, come se dovessero rompersi il femore da un momento all'altro;
4) L'autoradio oggi ha iniziato a passare "Please don't go" (si si, quella che riempiva il 79% di "Non è la Rai"): per poco non salivo su di un muro a secco nel rapido tentativo di cambiare stazione. Quella canzone mi ha fatto ricordare espedienti televisivi malefici: la canzone partiva e veniva interrotta da tre o quattro stacchi pubblicitari; Ad ogni ripresa di diretta le ragazze non facevano che dimenarsi, e io rimanevo lì come un deficiente. Come spesso accade, queste operazioni nostalgia delle radio mi richiamano alla mente cantanti del recente passato, celebri per una sola hit, o due, tutt'al più. Ecco dunque la solita domanda: che fine hanno fatto 1) Anouk (Nobody's wife - la canzone col video arrabbiatissimo) 2) Mary Claire d'Ubaldo (The Rhythm is magic - tipica canzone da gita in pullman) 3) Joan Osborne (One of us - ancora più da pullman, se possibile, di quelle da cantare al ritorno, senza voce, quando l'81% dorme e la depressione si taglia col coltello. Quanto odiavo quei momenti, e quel genere di repertorio, brrr)!!